Descrizione
Il Museo ha ottenuto il riconoscimento Umbria Culture for Family per i servizi e le attività che offre alle famiglie con ragazzi di 0-14 anni.
La sede del museo è stata ristrutturata dal Comune di Terni per ospitare negli spazi dismessi della ex fabbrica Siri, raccolte d'arte e mostre. Il primo insediamento industriale della zona fu un'antica ferriera pontificia voluta dalla Camera Apostolica nel 1793. Al momento dell'Unità nazionale questa era ancora la maggiore fabbrica umbra con un'estensione di 12000 mq e una forza lavoro di circa 200 unità. Chiusa nel 1905, dal 1919 lo stabilimento, composto da diversi fabbricati, magazzini, uffici, abitazioni delle maestranze e depositi di minerale, fu destinato a lavorazioni metalmeccaniche e chimiche, prevalentemente a scopo bellico. Nel 1925, sotto l'impulso di Luigi Casale e dopo una serie di modificazione e acquisizioni societarie, la Sias venne trasformata in SIRI (Società Italiana Ricerche Industriali). Principali attività della società furono la produzione di ammoniaca sintetica e di altri prodotti chimici. A partire dagli anni Trenta, la Siri si concentrò principalmente sulla ricerca abbandonando la grande produzione. L'attività proseguì fino agli anni Settanta, con un progressivo calo della produzione, fino alla definitiva chiusura nel 1983. Nel nuovo museo d'Arte Moderna e Contemporanea, allestito con criteri innovativi, sono ospitate opere d'arte che vanno dal XV al XIX secolo, già esposte nella pinacoteca Comunale “Orneore Metelli” di palazzo Gazzoli, tra le quali spiccano quelle dei maestri del Rinascimento italiano come Piermatteo d'Amelia e Benozzo Gozzoli o artisti di ambito locale come Niccolò Alunno, Giovanni di Pietro detto Lo Spagna e Pompeo Cocchi. Trovano spazio nel nuovo museo anche la collezione di dipinti naif di Orneore Metelli e quella di sculture di Aurelio De Felice. Sono a disposizione dei visitatori anche le opere grafiche di artisti come Chagall, Mirò, Leger e Kandinsky. Ampio spazio è dedicato all'arte contemporanea con opere di artisti come Turcato, Mastroianni, Pomodoro, Severini, Montanarini, Minucchi, Passalacqua, Chung Eun Mo ed altri. La proprietà dell'intera area è stata rilevata, in più fasi dal 1997 al 2002, dal Comune di Terni. Unitamente alla conservazione del viale di accesso e dello slargo centrale del sistema insediativo originario, la totalità degli edifici preesistenti è stata recuperata per servizi culturali e tempo libero, mentre al primo piano del corpo perimetrale è stata ripristinata la funzione abitativa. Il Caos ospita anche "B Side", locale del Polo Museale Caos - Centro Arti Opificio Siri, concepito come un luogo dinamico e accogliente, dedicato alla cultura, alla musica e all'arte.
Il museo aderisce al progetto LA VALLE INCANTATA